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L’esperienza del té: una pausa preziosa

by Federica Livio
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Quante volte, per rilassarci, decidiamo di gustare una tazza di té caldo o di tisana?!
Magari sul divano, con la nostra coperta preferita, un po’ di musica in sottofondo e un buon libro da leggere?! Ecco, ritengo che questo rito sia uno tra i più piacevoli della nostra quotidianità: un gesto semplice, ma estremamente significativo per noi stesse. Una pausa ricca di significato da donarci ogni qualvolta ne sentiamo il bisogno. Da amante di té e tisane quale sono, mi è sempre piaciuto assaggiare nuove miscele e ho scoperto che esse racchiudono un mondo, ancora sconosciuto ai più! Ce lo racconta Elena Maisola, Tea Blender e Sommelier che, grazie alla sua passione, ha dato vita a Miscel Ma Bel, un salotto immaginario in cui sperimentare abbinamenti, assaporare nuovi gusti, riscoprire ricordi.
 
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  • Ciao Elena, cosa significa essere tea blender e tea sommelier?
Essere tea blender e tea sommelier significa conoscere tutte le sfumature del tè, una bevanda davvero meravigliosa e che ancora conosciamo davvero poco. Mi occupo di degustare, miscelare, raccontare e descrivere tutte le caratteristiche del tè, trovare i giusti abbinamenti sia con i dolci che con i cibi salati. Riconosco le diverse tipologie di tè a partire dalle loro caratteristiche speciali: l’aspetto, il gusto, l’aroma. Creo miscele profumatissime dal legame del tè con fiori, spezie e frutta essiccata. 
 
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  • Come sei arrivata a delineare questa tua attività nel corso degli anni e quali studi segui?
Come spesso accade, è iniziato tutto da una passione. Il tè per me era inizialmente solo una pausa dallo studio al pomeriggio, accompagnato da tantissimi biscotti.
Quando ero più piccola, si beveva del semplice tè nero, magari con un po’ di limone. Poi ho scoperto che c’era ben altro e ho iniziato a documentarmi e a studiare, ma più per una mia curiosità personale. Non avrei mai immaginato che sarebbe diventato un lavoro.  Esistono percorsi del tutto simili a quello per noi più conosciuto del sommelier del vino. Serve tantissimo studio, ma soprattutto tantissima curiosità che va tenuta sempre allenata. Il mondo del tè è un mondo immenso e in continuo mutamento. Bisogna sempre tenere viva la voglia di coglierne tutte le sfumature. Solo successivamente la mia passione è diventata qualcosa di più. Avevo voglia di raccontarla e, attraverso lei, di raccontare me stessa. In un momento in cui in Italia non si parlava tantissimo di tè, volevo trovare un modo semplice, caldo ed empatico di raccontarlo. Da qui Miscel Ma Bel, il mio immaginario salotto delle miscele, un luogo familiare a cui tornare ogni qualvolta se ne abbia bisogno. 
 
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  • Ogni miscela è unica e sprigiona profumi e sapori distintivi: come le abbini alle persone?
Ogni aroma è come se caratterizzasse una personalità. C’è quella dolce della vaniglia, quella avvolgente del cacao, quella vivace degli agrumi, quella selvaggia del legno affumicato, quella sognatrice dei fiori selvatici. Quando creo le miscele mi diverto ad accostare gli aromi come se fossero tratti della personalità, per creare un equilibrio di luci ed ombre, di spezie e profumi, di forza e quiete. Immagino che chi sceglierà le miscele si avvicini a quella combinazione che io stessa ho pensato: personalità romantiche, anticonformiste, energiche, idealiste, accoglienti o vagabonde. E poi immagino ancora più dettagli: occhi chiari o scuri, capelli ricci e ribelli oppure lisci sotto un cappello alla francese, lentiggini sul viso e sorrisi, abiti vintage e grandi occhiali.
È un gioco di fantasia, naturalmente, ma mi aiuta a pensare ogni miscela come se fosse una persona e a caratterizzarla in ogni dettaglio. 
 
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  • Il valore di gustare una tazza di tea o di tisana sta anche nella lentezza: c’è un tempo tecnico che dobbiamo rispettare per gustare appieno questi infusi. Come fai a trasferire questo valore, in un mondo sempre più veloce?
Credo che nulla come ciò che abbiamo vissuto in questi mesi ci abbia insegnato l’importanza del tempo. Tempo da dedicare a se stessi certo, ma anche tempo da dedicare agli altri, a chi ci sta accanto. Fermarsi ad ascoltare. Essere presenti nel momento, senza distrazioni. E mentre ci riprendiamo questo tempo, perché non preparare un’ottima tazza di tè? In fondo bastano davvero pochi minuti!
 
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  • Come ti rappresenteresti in una miscela e cosa consigli a donne adulte, imprenditrici e intraprendenti?
Tra le mie miscele, credo che Tarte Tatin sia quella che apre più mondi nella mia immaginazione. Dolce ma intensa, in questa miscela ritrovo tutto il profumo del classico dolce alle mele della cucina francese, nato dalle mani delle due sorelle Tatin e reinventato in una miscela di tè nero, pezzi di mela, cannella, mandorla e vaniglia. In Tarte Tatin ritrovo tutta la magia della pasticceria, l’atmosfera di una piccola caffetteria profumata, i mobili in legno, fiori freschi, tazze e teiere di porcellana. Esattamente quello che vorrei far percepire nel racconto che faccio di Miscel e quello che vorrei creare nello spazio tutto mio che spero di avere presto.
A voi suggerisco di sperimentare, continuamente. Di non fermarvi a quello che già conoscete, ma di provare continuamente nuovi gusti, nuovi profumi, nuovi accostamenti. Siate curiose, come nella vita. 
 
Grazie Elena, ci hai davvero fatto scoprire un mondo e proiettate in atmosfere intime, dolci e familiari!
Voglio lasciare le nostre lettrici con questo insegnamento di Thich Nhat Hanh, monaco e filosofo buddista del Vietnam nato negli anni Venti del Novecento, che ci spiega il segreto per gustare appieno una tazza di té.
 
Per godersi pienamente il tè, occorre essere completamente calati nel presente. Solo nella consapevolezza del presente le tue mani possono sentire il piacevole calore della tazza. Solo nel presente puoi assaporare l’aroma, sentire la dolcezza, apprezzare la delicatezza. Se stai rimuginando cose passate o preoccupandoti del futuro, perde­rai completamente l’esperienza di goderti la tazza di tè. Anzi, guarderai nella tazza, e il tè non ci sarà neppure più.

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