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Tutta quella brava gente: un serial killer si aggira per Bolzano

by Diletta Cecchin
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Tutta quella brava genteUna città splendida e gelida. Un mistero legato ai terribili anni dell’indipendentismo e del terrorismo. Un dolore che non può essere dimenticato e si trasforma in vendetta. Ma anche l’ironia di un poliziotto di stanza a Roma, che sogna di tornare nella materna Sicilia e invece viene trasferito a Bolzano. Sono questi gli ingredienti di un noir oscuro e sorprendente, intitolato Tutta quella brava gente, scritto da Marco Felder e pubblicato da Rizzoli.
L’enigma prende avvio fin dall’autore. Infatti Marco Felder non esiste. Si tratta di un nome d’arte dietro cui si celano le penne di Jadel Andreetto e Guglielmo Pispisa. Entrambi fanno parte del collettivo Kai Zen, un gruppo di narratori nato nel 2003 con lo scopo di promuovere progetti di scrittura collettiva. Tutta quella brava gente è l’esordio narrativo dello pseudonimo Marco Felder, probabilmente così riuscito ed articolato proprio perché nato non da una, ma da due menti!
Uno dei protagonisti di questo giallo è il poliziotto Tanino Barcellona, trasferito a Bolzano probabilmente perché si èTutta quella brava gente inimicato qualche superiore. Appena arrivato nella nuova sede, non ha neanche il tempo di ambientarsi, che subito viene coinvolto nell’indagine su un terribile assassino. Un serial killer che soffoca vittime inermi senza lasciare alcuna traccia. Nelle indagini, Tanino affianca Karl Rottensteiner, un poliziotto di poche parole e dal passato non propriamente pulito. Tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta, Karl ha lavorato come infiltrato fra i militanti indipendentisti, che chiedevano l’autonomia del Sudtirolo a suo di bombe. Col proseguire delle indagini si capisce che, proprio grazie al suo passato, Karl è la persona giusta per scovare questo serial killer. Infatti non si tratta di un pazzo, ma di qualcuno legato agli anni dell’irredentismo che sta cercando vendetta.
Tutta quella brava genteTutta quella brava gente si inserisce in un filone narrativo che racconta una regione italiana di cui si discute spesso, a volte però con tanti preconcetti. Di questo filone fa parte anche Resto qui di Marco Balzano, di cui avevano già parlato in precedenza.
Si tratta di un giallo dal forte substrato sociale. Racconta infatti vicende ancora oggi molto attuali. Le richieste di autonomia del Südtirol persistono: per fortuna è stata abbandonata la violenza e il dissenso viene articolato con modalità democratiche, ma la lotta per l’indipendenza esiste ancora e non può essere sottovalutata.
Eppure, nonostante le diversità che a volte portano alla violenza, quello che emerge da Tutta quella brava gente è la comunione dell’essere umano. Tanino e Karl non potrebbero essere più diversi uno dall’altro, siciliano il primo, altoatesino il secondo. Tanino è schietto ed impulsivo. Karl invece è un uomo silenzioso e indecifrabile. Entrambi però sono governati da un forte senso di giustizia e dalla volontà di scoprire la verità.
Tutta quella brava gente è un giallo-non giallo. Certo, racconta omicidi e misteri. Ma è molto di più. Personaggi interessanti, trama ben sviluppata e un sfondo storico-sociale molto approfondito. Speriamo di rivedere presto la coppia Tanino-Karl in un sequel!

Image Source: rizzolilibri.it – internazionale.it – tempostretto.it – unsplash.com – pixabay.com

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