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Moda e contraffazione: è meglio essere o apparire?

by Paola Ferrario
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ContraffazioneLa contraffazione e l’economia illegale sono fenomeni molto diffusi in Italia che risultano persino in aumento. Nello specifico il rialzo in un anno è dell’11,3% per quanto riguarda l’abbigliamento, del 5,9% le calzature e del 2,8% la pelletteria. In definitiva è un italiano su quattro ad avere acquistato almeno una volta nel corso del 2015 un prodotto o un servizio illegale. La contraffazione spazia dai generi alimentari e sanitari, verso cui i consumatori mostrano una maggiore sensibilità e il cui mercato illegale è diminuito del 5,4%, fino a quelli più noti e frequenti del settore della moda: borse, abiti, cinture, scarpe e gioielli “taroccati” che, anche se di scarsissima qualità e privi di garanzia, riproducono il logo della marca preferita permettendo a tutti di possedere, finalmente, l’oggetto dei propri sogni. Esistono diversi livelli di imitazione, correlati al prezzo. Si parte da tarocchi di scarsa qualità e ben distanti dall’originale, fino ad arrivare ad imitazioni non percepibili dall’occhio del consumatore. Ma cosa spinge un italiano su quattro a comprare un prodotto contraffatto? Innanzitutto la disinformazione. È infatti idea comune che il prezzo dei beni di alta moda dovrebbe essere più accessibile, ma la gente ignora che, se così fosse, il brand andrebbe incontro alla perdita della sua positioning, ossia non sarebbe più un bene di lusso e perderebbe il suo fascino e prestigio.
ContraffazioneUna borsa di lusso, ad esempio, non è una qualsiasi borsa e chi acquista una Birkin non sta acquistando una borsa in quanto tale, ma perché sinonimo di lusso sfrenato, eleganza, qualità, esclusività e stile. Un’ulteriore domanda che nasce spontanea è: quanto è appagante portare un oggetto firmato sapendo che in realtà non lo è? Ci si sente a proprio agio?
Nell’epoca dell’estetismo, dove è preferibile apparire piuttosto che essere, molte persone, soprattutto teenagers, ricorrerebbero a qualunque metodo pur di mostrarsi griffate in una foto su qualche social, pur di omologarsi al resto del gruppo. Queste stesse persone ignorano però che la loro compravendita illegale arreca un danno, non alla loro immagine, ma bensì alle imprese.
Infatti, comprando prodotti contraffatti si favorisce la concorrenza sleale e il lavoro “in nero”, andando così a danneggiare l’impresa e provocando fenomeni negativi come l’aumento della disoccupazione.
Pertanto fino a che punto si è disposti ad arrivare per possedere l’oggetto dei propri sogni? È meglio essere o apparire? Voi cosa ne pensate?

Image Source: Instagram e Polizia di Stato

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