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La scrittrice fantasma: il nostro incontro con Irene Spagnuolo

by Federica Livio
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Irene Spagnuolo

Che cosa fa una ghostwriter? Essenzialmente, scrive. Scrive testi, romanzi, biografie…in una parola storie, che poi verranno firmate da altri. Irene Spagnuolo si autodefinisce una tastiera vivente ed è riuscita a fare della sua passione un lavoro! Abbiamo deciso di intervistarla per portare alla luce un mondo sommerso: troppo spesso identifichiamo il volto dell’autore che firma il pezzo o il romanzo con le parole che leggiamo, ma non sempre è così!
La scrittura è un’attività non sempre semplice e immediata, un lavoro di “labor limae”, ma pur sempre un atto d’amore.

  • Ciao Irene, tu sei una ghostwriter: ci spieghi in che cosa consiste questa professione?

Ciao! Il ghostwriting è una scrittura professionale al servizio altrui. Scrivo racconti, saggi, romanzi, lettere, relazioni, articoli per la carta stampata, post per blog, testi per siti. Sono il fantasma dell’autore. I miei committenti sono professionisti, artisti, personaggi pubblici, aziende, autori. Curo anche la loro comunicazione online, sui social o ovunque vogliano/debbano essere presenti: un lavoro di ampio respiro che si connota proprio come personal branding.

  • Come si diventa ghostwriter? Raccontaci la tua storia!

Non esiste un percorso canonico o comunque non ne ho compiuto uno. Per passione scrivevo piccoli testi per amici oIrene Spagnuolo conoscenti quando ne avevano la necessità e da lì sono iniziate ad arrivare richieste più “corpose”. Poi la rete ha portato i blog e così mi sono lanciata nell’avventura, in particolare sulla piattaforma del quotidiano La Stampa che dopo poco tempo mi ha messo fissa sulla pagina “Costume”. Una grande vetrina e una grande opportunità, da allora infatti molti lettori sono diventati clienti o mi hanno stimolato a fare di piacere professione! Naturalmente questa è una sintesi. Il percorso prevede tantissima lettura, tantissimo esercizio, tantissimo studio e un aggiornamento costante. Se il carburante essenziale è l’amore per la scrittura, non bisogna dimenticare che occorre formarsi e informarsi su molte materie e in molti ambiti, coltivare le capacità di relazione, affinare la sensibilità e l’apertura umana e culturale, tenere vispa la curiosità, allenare resistenza e dedizione.

  • Come ti contattano i clienti e che tipo di persone sono?

Normalmente il primo contatto avviene sempre via mail o messenger. Si passa al telefono o all’incontro dopo averIrene Spagnuolo superato il primo approccio e aver inquadrato a grandi linee bisogni, desideri, progetti e obiettivi del committente. Sono persone che vogliono raccontare la loro vita o hanno una bella storia in mente ma non hanno la capacità di sostenere la scrittura di un libro, sono professionisti e studiosi che hanno grandi contenuti da diffondere ma poco tempo o scarsa dimestichezza con la tastiera, sono artisti che hanno bisogno di qualcuno che gestisca la loro comunicazione, sono imprenditori che cercano uno storyteller per la loro azienda, i loro prodotti, i loro servizi.

  • Hai scritto qualche libro famoso?

Sì. Omettendo chiaramente titoli e riferimenti troppo identificativi, direi in particolare almeno due romanzi e due saggi narrativi.

  • Come vivi la separazione dalla “tua creatura”?

Faccio il tifo. Un tifo proprio sfegatato! Non soffro di mancata gloria perché non vedo la “mia creatura” in libreria. Godo del suo successo, sbircio felice i commenti e gli apprezzamenti, ne accarezzo spesso gli orizzonti con il pensiero. In definitiva con molti committenti subentra un rapporto forte, di amicizia o di complicità e collaborazione intensa, quindi resto la loro ombra entusiasta e fedele.

Grazie Irene, la tua attività è davvero interessante e chissà che qualcuno non decida di rivolgersi a te per raccontare la sua storia! Se saperne di più sui servizi di Irene Spagnuolo visitate il suo Blog oppure il suo profilo Facebook!

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