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Avete mai gustato un Narratè?!

by Federica Livio
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Ognuno di noi ha provato almeno una volta nella vita il piccolo, ma significativo piacere, di prendersi una tazza di tisana o di tè, da solo o in compagnia. Si tratta di una di quelle coccole che amiamo concederci, che ci piace condividere e regalare soprattutto agli appassionati della categoria. E se oltre ad uno stimolo per il palato, lo diventasse anche per la mente?!
Abbiamo da poco scoperto il brand Narratè, che trasforma l’attesa corrispondente al tempo di infusione della tisana in una piacevole pausa narrativa: ce lo racconta Adriano.

Narratè

  • Come nasce il progetto Narraté?

L’idea è nata più di 15 anni fa durante una notte insonne. L’attesa impaziente dei cinque minuti d’infusione (di una camomilla), assieme alla triste lettura della scatolina che conteneva i filtri, hanno fatto scattare la scintilla. Mi sono detto: perché non offrire, a tutti gli amanti degli infusi, dei racconti brevi per rendere l’attesa della preparazione non solo entusiasmante ma anche di valore? Ho fatto una prima ricerca per vedere se qualcun altro avesse avuto la stessa idea e appurato che non vi era un prodotto del genere, è cominciata l’avventura. A partire dalla scelta del nome “Narratè”, che senza accento è un verbo e funziona allo stesso modo anche in inglese. Quindi con l’accento diventava perfetto. Passando per l’aggiunta di un payoff esplicativo: La lettura ha scoperto l’acqua calda (in italiano) e Storytelling tea (in inglese). Fino al marchio che nasce dall’idea di rendere esplicito il modo d’uso, per cui la tazza che legge il pendulino-libretto (PenduLibro – cit. Patrizia Cantù) collegato alla tea bag in infusione.

  • Che cosa significa per voi gustarsi una tisana, in quale contesto inserite questo piccolo piacere?

Significa darsi una piccola gratificazione sensoriale a “zero sensi di colpa” (visto che non contiene calorie e, anzi, fa bene al corpo), un’ottima scusa per una pausa dal tran tran quotidiano. Nel nostro caso poi l’attesa dell’infusione diventa emozionante. Quell’attesa che solitamente non piace a nessuno e spesso la si inganna facendo altro, diventa una coccola per il palato e uno stimolo per la mente. Ma soprattutto, in un’epoca dominata dal voyeurismo digitale, un modo per riappropriarsi, attraverso la lettura, del proprio tempo, dandogli valore. L’ambizione è quella che – un po’ come con i libri – chi degustalegge un Narratè, dopo, non sia più lo stesso (possibilmente un po’ migliorato). Scoprire in 5 minuti e attraverso un sapore – formulato ad hoc per ogni racconto – l’essenza di un territorio, un personaggio o un tema, restituisce l’idea di un’esperienza multisensoriale, emozionante, semplice e gratificante. Ci piacerebbe che Narratè venisse visto come la nuova cerimonia del tè all’italiana, fatta di cultura, design, creatività e buon gusto.

Narratè

  • Come si lega la letteratura al consumo di tè?

Anche se le modalità possono differire enormemente da Oriente a Occidente e nelle diverse epoche, la lettura e il consumo del tè/tisane sono tradizioni antichissime che hanno in comune il benessere. In generale, in occidente, siamo abituati a immaginare di sorseggiare un infuso durante la lettura e, viceversa, nella letteratura non sono rari i casi in cui tè o tisane siano parte del racconto, senza parlare poi dei libri che nello specifico trattano di tè e affini, dalla storia ai modi di consumo. Con Narratè crediamo di aver messo insieme questi due elementi in modo nuovo, ovvero fanno entrambi parte di un’esperienza “circolare”: si legge mentre il filtro è in infusione e sta rilasciando i profumi dei suoi aromi che poi gusteremo appieno, finita la lettura, con l’intento di riscoprire quei sapori che consentano di raccontare al palato quello che si è letto con gli occhi. Questo perché formuliamo i nostri blend con ingredienti evocativi che traggano ispirazione dal racconto al quale sono collegati. Ciò detto sveliamo, in anteprima, che stiamo lavorando per far nascere la quinta linea editoriale, la NarraTASTE, dove offriremo dei brani – di senso compiuto – della durata dell’infusione (5 minuti) tratti dai più grandi capolavori della letteratura. Sarà così possibile assaggiare letteralmente questi capolavori in modo semplice e informale, senza che intimidiscano i meno avvezzi alla lettura. Chissà magari questi cinque minuti potranno introdurre e veicolare alla lettura dell’intero libro così da contribuire a una rinascita culturale.

Narratè

  • Quali sono i vostri sogni e progetti futuri?

Il nostro sogno, citando Baumann, è quello di diffondere un nuovo modello di cultura utile a una società sempre più liquida e precaria che sta cercando un nuovo equilibrio. Vorremmo far tornare la lettura “di moda”, rendendola emozionante, semplice e coinvolgente attraverso un approccio multisensoriale e di valore. Parlando di futuro, al netto di questo periodo di surreale ma inevitabile sospensione sociale, ci piacerebbe offrire nuove modalità di consumo che possano coinvolgere i turisti che visitano il nostro paese e, ovviamente, espanderci all’estero con modalità non convenzionali che possano generare stupore. Oltre a questo, proseguirà lo sviluppo di nuove linee editoriali, come già accennato sopra, e titoli.

  • Il consumo di tè e tisane è aumentato durante quest’ultimo anno in cui abbiamo dovuto trascorrere molto più tempo in casa?

Beh, non abbiamo dati al riguardo, ma empiricamente diremmo proprio di sì.

Grazie Adriano, ci sembra un’idea geniale, anche da regalare! Un rito del benessere che potremo facilmente introdurre nelle nostre serate, unendolo alla nostra passione per la buona letteratura!

Image Source: Mara Rinaldi Photo -Enrico Rodari di Fatamorgana (Abbiategrasso)

 

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2 comments

Adriano 21 Dicembre 2020 - 12:52

Grazie 🙂 aggiungo i credits per la prima foto, che è di un nostro caro rivenditore: Enrico Rodari di Fatamorgana (Abbiategrasso).

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Opinion Leader 21 Dicembre 2020 - 13:09

Grazie a voi e anche per averci avvisato, ora aggiorniamo il tutto!

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