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Atelier Emé, la sposa delle Meraviglie

by Francesca Marangoni
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Verona, 7 marzo 2019. Il quartier generale di Calzedonia si trasforma magicamente in un mondo pressoché fatato per ospitare Emé in Wonderland, evento di presentazione della collezione Sposa 2020 e Party A/I 19 del marchio Atelier Emé. Per chi non lo conoscesse ancora, Atelier Emé (in precedenza Aimée, ossia amatain francese) è uno dei più noti brand di abiti da sposa e da cerimonia di alta gamma, con sede dal 1961 a Castiglione delle Stiviere (Mantova) ed acquistato al 40% dal gruppo Calzedonia quattro anni fa. Un inno all’eleganza ed alla combinazione dei tessuti e alla sapiente e raffinata artigianalità del nostro Paese, la celebrazione della manualità delle sarte che ogni giorno ricamano dei veri e propri capolavori per il giorno più bello. Ma torniamo alla sfilata: immagini surreali ed atmosfere sospese nella non-dimensione ricreano il Paese delle Meraviglie della piccola Alice, nella quale si riflette la sposa Emé. Un Paese “fisicamente piccolo, ma in cui poter sognare in grande”, come spiega Raffaella Fusetti, direttore creativo della maison. Insomma, è la metafora di ogni storia d’amore.

Nelle donne di oggi, infatti, ritrovo proprio questa voglia di tornare a vivere il percorso della vera storia d’amore: quella romantica, quasi principesca.

Atelier Emé La collezione è un soffio di eleganza che ammalia tutti i presenti, un’eleganza concreta che si adatta alle esigenze della sposa moderna: dinamica, consapevole ed attenta ai dettagli. Ecco quindi che viene ideato, creato e mostrato l’abito “da scoprire”, ossia un tipo di abito trasformabile e versatile che accompagna la sposa non solo lungo la navata, ma è capace di diventare come per magia anche un perfetto party dress per il ricevimento. Pazzesco anche il Blooming Pink, un inno al colore femminile per eccellenza. Dalla maison spiegano:

Vera e propria vie en rose di tessuti che gioca con una palette che fuma delicatamente da tonalità tenui e delicate verso nuance più intense. Un vero e proprio inno al colore femminile per antonomasia.

Il legame con la tradizione rimane tuttavia molto saldo: il biancotrionfa, circondato da pizzi rigorosamente italiani come crinolina e macramè, a riprova dell’accurata ricerca dei tessuti; immancabili ovviamente anche il pizzo Sangallo e il tulle, che viene utilizzato principalmente nella realizzazione delle maxi gonne, da vera principessa. Da non trascurare l’aggiunta dell’effetto sparkling, che illumina la creazione in piccoli punti o in parti intere dell’abito, estremamente di tendenza. Che dire invece dei party look? Sulla scia dell’abito color rubino sfoggiato da Virginia Raffaele sul palco dell’ultimo Festival di Sanremo, Atelier Emé ha una visione molto decisa in merito ai look della cerimonia. Velluto, raso, colori forti e tagli imponenti sono alla base della linea creativa della collezione presentata:

Abbiamo volutamente fatto una scelta forte e decisa. In sfilata si è visto un colore inusuale, che esce fuori dal solito coro: un viola perlato, cioè tendente al grigio. Nella collezione, però, ce ne sono altri notevoli, come il rosa mattone ed il fucsia. È una linea pensata per i matrimoni più estivi quando le donne sono abbronzate, hanno voglia di divertirsi e indossare il colore.

Un augurio speciale ad ogni Alice che sta per vivere la meraviglia del giorno più bello.

Image source: Atelier Emè; elle.com.

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