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Le tendenze dalla New York Fashion Week

by Francesca Marangoni
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Per il mondo della moda, settembre è il nuovo gennaio. L’inizio di un nuovo capitolo, l’attesa di scoprire i trend che ci aspettano, una lunga lista di appuntamenti che ci portano in giro per il mondo alla ricerca di novità e piacevoli riscoperte. Il fashion month parte proprio dalla Grande Mela, dove dal 6 all’11 settembre ha avuto luogo la New York Fashion Week, la settimana della moda che più si denota per uno stile pop e “barocco” in termini di spirito creativo, materiali, colori ed abbinamenti di generi. 

Grandi novità sono state mostrate settimana scorsa, a partire dal nuovo capo del Council of Fashion Designers of America (CFDA). Tom Ford, ereditato lo scettro da Diane von Furstenberg, ha apportato dei cambiamenti interni all’organizzazione per lasciare subito il segno: calendario ridottoe meno sfilate, per ridurre il sovraffollamento delle scorse edizioni e per creare “una piattaforma più snella ed efficiente dedicata alle novità e al business”, come afferma alla rivista Vogue Steven Kolb, presidente e CEO del CFDA. Meno tempo significa anche meno slot per i nuovi designer, che si sono però reinventati e hanno dato vita a quello che potrebbe diventare un nuovo trend, ossia una sfilata collettiva per presentare le proprie collezioni. 

L’eleganza senza tempo di Ralph Lauren si presenta in tutto il suo splendore al Ralph’s Club in Wall Street, un circolo esclusivo che è stato ricreato all’interno della The Old Bank of New York, ispirandosi all’allure de Il Grande Gatsby. Questa sfilata autunno/inverno 2019 see-now-buy-now presenta una donna quasi androgina, ma perfettamente moderna in quanto a proprio agio in abiti dal taglio maschile quale è lo smoking, uno dei punti di forza di questa sfilata. Non solo bianco e nero, ovviamente, ma anche tonalità pop quali giallo, il viola tanto caro allo stilista, rosso e blu, seguiti da abiti da sera contemporanei e sensuali che hanno incantato la platea. Finale a sorpresa con la performance della cantante Janelle Monae, che ha coinvolto gli ospiti nelle performance di Fly Me to the Moon e Let’s Face the Music and Dance

Collezione autunnale con formula see-now-buy-nowanche all’interno dell’Apollo Theater ad Harlem con la sfilata di Tommy Hilfiger. Lo show TommyXZendaya è un omaggio agli anni ’70 ed è dedicato ad una wonderwoman moderna, powerful e senza paura, proprio come l’attrice 23enne Zendaya Coleman. Anche i capi valorizzano l’empowerment femminile e celebrano le icone femminili di quegli anni che sono state fonte di ispirazione per quelle moderne: stampe animalier per una donna che sa e può azzardare, pattern pied de poule accostato a maxi-pois, completi sartoriali in trama check e velluti leggeri. Protagonisti il black and white, così come un caldo bordeaux e colori metallizzati. 

Image source: fashion network.com

Stile (letteralmente) metropolitano per Tom Ford, un inno allo stile che impregna la città nella quale è professionalmente cresciuto. La location prescelta è infatti una stazione della metropolitana abbandonata, nella quale la passerella è circondata da piastrelle bianche e nero e luci al neon. Urban style praticamente obbligatorio, come infatti si rivela essere questa collezione primavera/estate 2020: sporcandosi di streetstyle, la donna azzarderà pantaloni decisamente morbidi, pants cortissimi o maxi-gonne da portare con t-shirt, top in latex o bluse drappeggiate, aggiungendo magari il baseball cap. Più tradizionale invece la proposta per l’uomo, che allo stesso modo può però sbizzarrirsi con colori e morbidezze dei tagli. 

Image source: vogue.it. Fotografo Alessandro Lucioni / Gorunway.com. 

Anche Coach 1941 esprime tutto il proprio amore per New York City attraverso la Pop Art, nel ricordo di Richard Bernstein, artista statunitense deceduto nel 2002 e famoso per le collaborazioni con Andy Warhol. La fantasia incanalata nelle sue opere e l’energia trasmessa a mezzo dei colori sono stati una fonte di ispirazione chiave per lo stilista Stuart Vevers. New York è stravagante, energica e senza paura, e la stretta collaborazione con la famiglia dell’artista ha dato vita ad una collezione in cui spiccano i toni accesi, l’uso molteplice della pelle e le stampe variopinte ed i ritratti.  

Image source: vogue.it. Fotografo Filippo Fior / Gorunway.com.

Dalla terra rossa alle passerelle, Serena Williams veste i panni di stilista e fa debuttare il suo marchio S by Serena sulle passerelle di questa NYFW 2019. Un tripudio di animalier, stampa tanto amata dalla campionessa di tennis, e colori vivaci quali blu cobalto e fucsia. La vera rivoluzione di questa passerella è stata però la sfilata contemporanea di due modelle di taglie diverse che indossavano lo stesso abito, per una moda sempre più inclusiva. Presente la modella curvy più famosa del mondo, Ashley Graham, in prima fila con il pancione. 

https://www.instagram.com/p/B2RtFgug_eu/?igshid=1pz24icwm5zhb

Il capitolo più hot e irriverente della fashion week sarà quello firmato Rihanna, con la sfilata del proprio brand di lingerie Savage x Fenty. Nessuna immagine dello show è presente sui social, dal momento che la pop star ha deciso di sequestrare lo smartphone a tutti i partecipanti arrivati al Barclays Center di Brooklyn. Dello show, un mix fra moda, musica ed intrattenimento, abbiamo solo pochi fotogrammi, dai quali abbiamo captato un feeling provocante e misterioso in termini di colorazioni, materiali e design. Il 20 settembre, invece, lo show verrà montato sotto forma di musical e trasmesso per intero in esclusiva su Amazon Prime

https://www.instagram.com/p/B2PAO3VnqXD/?igshid=f6smq13e31rn

Qual è dunque l’eredità stilistica e di lifestyle che ci lascia questa New York Fashion Week? Indubbiamente l’uso della pelle declinata su capi che seguono le linee del corpo, così come un tripudio di animalier, tendenza che non sembra ancora vedere un tramonto all’orizzonte, e colori vivaci abbinati a toni neutri e caldi. Ma ancora più forte delle tendenze, è un messaggio che ci colpisce: lo stile non ha taglia, e la moda è per tutti, così come per qualsiasi altra forma d’arte. Fuori e dentro le sfilate, centinaia di ragazze curvy gridano al mondo la propria voglia di seguire le tendenze senza essere rigettate da un circolo che per tradizione era aperto solo ad una taglia 38. L’inclusività è necessaria, attuale e bellissima. 

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