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A tu per tu con Fabio Marelli!

by Paola Ferrario
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Fabio Marelli

Fabio Marelli

Per chi non lo conoscesse, e ne dubitiamo fortemente, Fabio Marelli è uno speaker radiofonico e di recente anche scrittore infatti è in tutte le librerie con il romanzo d’esordio Castelli di carte. Fabio Marelli racconta attraverso un romanzo autobiografico come è riuscito a trovare la propria libertà. Un libro che parla di amore, famiglia, amicizia e sessualità senza alcuna presunzione, ma solo con la voglia di condividere esperienze che possono capitare a tutti. Un romanzo a più livelli, che sfoglia delicatamente ogni strato della mente di un essere umano. Ogni pagina è scritta per essere d’ispirazione per chi, come l’autore, ha rischiato o rischia di ritrovarsi prigioniero di se stesso e dei suoi castelli di carte. Fabio Marelli inizia giovanissimo a fare radio, all’età di 16 anni in una piccola emittente di Alessandria. Da adolescente coltiva la passione per la meteorologia: i suoi video-meteo comici su YouTube lo portano sul piccolo schermo. Radio, TV, social network: la sua passione è comunicare e lo si percepisce fin da subito, ecco perchè abbiamo deciso di intervistarlo per voi!

Fabio, qual è il percorso formativo e professionale che ti ha portato a diventare un conduttore radiofonico?

Ho iniziato in una piccola radio di Alessandria all’età di 16 anni. Mio zio conosceva un venditore pubblicitario. Gli ha parlato della mia voglia di fare il presentatore, mi ha presentato alla figlia dell’editore, le sono piaciuto e i giorno dopo mi ha subito “buttato in onda” facendomi sostenere quello che sarebbe stato il primo provino della mia vita, in diretta. Negli anni mi sono fatto le ossa in altre radio, ho viaggiato molto, frequentato corsi di dizione e di conduzione tv, che mi hanno permesso di arrivare dove sono oggi.

Quali sono i lati positivi e negativi di questa professione?

Il lato positivo è poter arrivare a sempre più persone ogni giorno, poterle immaginare, poter far parlare una parte di me che altrimenti rimarrebbe inespressa. Mi piace “parlare per immagini”, sperare che attraverso le mie parole le persone possano immaginare quello che racconto, coi loro occhi: è la parte che mi piace di più del mio lavoro. Purtroppo l’aspetto negativo del mio mestiere è dover intrattenere anche quando le cose non vanno bene, quando il tuo stato d’animo non corrisponde alle emozioni che devi trasmettere, per motivi personali o, ancora peggio, quando capitano fatti di cronaca che colpiscono la sensibilità di tutti. Si è sempre sul filo, ho sempre il timore di offendere le sensibilità altrui o di apparire inopportuno. È un equilibrio molto delicato e precario. Basta un attimo, una parola sbagliata e hai rovinato tutto.

Come si svolge la tua giornata lavorativa?

Inizia la mattina, a colazione. Leggo i giornali, mi informo sui fatti del mondo. Scrivo (ho appena pubblicato un libro e ogni tanto qua e là salvo i pensieri e le storie che mi passano per la testa). Cerco nei siti dove posso trovare argomenti utili alla diretta e poi mi confronto col caporedattore per i contenuti via mail o messaggi su WhatsApp. Ogni tanto incontro gli editori del libro e, dopo lo scambio di mail mattutine, arrivo in radio e mi confronto con tutta la redazione per decidere gli argomenti definitivi di cui parlare. Una volta in onda, succede quello che sentite ogni pomeriggio dalle 15, dal lunedì al venerdì.

Quali sono le competenze fondamentali che deve possedere un professionista del tuo settore?

È fondamentale avere una peculiarità, una passione, un’attitudine, qualcosa che abbia a che fare con questo mondo. Non basta la voglia di comunicare, bisogna fare (molta) esperienza, provare a migliorarsi facendo cose nuove, avere voglia di confrontarsi con chi ha più esperienza di te, ascoltare gli altri e riascoltarsi, per riconoscere quello che non ti piace. Essere curiosi, se stessi, empatici. Conoscere bene il proprio pubblico per capire le cose che avete in comune e raccontare quello che potrebbe interessare anche a loro. Devi avere in comune parecchie cose con chi ti segue.

Quali consigli daresti a un giovane che vuole intraprendere il tuo stesso percorso?

Cerca di fare più esperienza che puoi, leggi, informati, sii curioso, divertiti in quel che fai, cerca di essere te stesso, sii umile e spera di avere pura una botta di fortuna, che non guasta! Se pensi di avere delle cose da dire, quando ti piaci e ti senti pronto, bussa alle porte, manda mail, fatti conoscere, rompi le scatole e non avere paura di provarci.

Che cosa ne pensi dei social network e dei nuovi canali sociali? Quanto è cambiato il modo di fare radio ai tempi dei social network?

Penso che abbiano aggiunto più intimità alla comunicazione. Una volta nessuno sapeva che faccia avessi, cosa pensassi, chi fossi una volta spento il microfono. Ora la radio prosegue anche oltre la diretta. Le persone posso vederti, possiamo interagire sempre, il rapporto è ancora più stretto. Chi ascolta la radio sente di fare parte di una famiglia, i social network aggiungono aspetti della vita quotidiana e del lavoro che non fanno altro che aumentare il feeling (o l’antipatia) con chi ti ascolta. Ci si conosce di più, attraverso una foto, un video o una frase ed è un rapporto che va curato ogni giorno.

Quanto è stretto e produttivamente promiscuo il legame tra web e radio in genere? Quali potenzialità, prospettive, insidie?

Fabio MarelliIl legame, a mio avviso, è molto stretto. Chi ci segue e si trova dall’altra parte del mondo può sentirsi a casa ascoltandoci attraverso un’app. Le potenzialità sono tante, credo che il futuro sarà ancora più interessante e che la radio non smetterà di esistere e affascinare. Ci saranno sempre presone dietro a quelle voci con la voglia di trasmettere emozioni. Più si allarga il campo, più le insidie sono dietro l’angolo. Mi auguro di avere ancora tante cose da raccontare e di essere in grado di adattarmi restando al passo coi tempi. Di poter dare voce alla radio, attraverso le mie emozioni, ancora a lungo.

Ringraziamo Fabio Marelli per la cortesia e gentilezza con cui ha risposto alle nostre domande.
Vi invitiamo mie care Opinion Leaders a visitare il suo sito dove potrete trovare il suo romanzo d’esordio che a breve la nostra Diletta provvederà a recensire per voi!

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