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Il passaporto verde: storia di confini

by Diletta Cecchin
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Da piccola, quando le chiedevano quale fosse il suo colore preferito, rispondeva sempre verde. Ora, però, lo detesta, soprattutto negli aeroporti quando, al controllo di frontiera, bisogna individuare la propria fila. A destra, i passaporti francesi ed europei in generale. A sinistra, il resto del mondo. A destra, bordeaux. A sinistra, verde. A destra, la libertà di andare praticamente dove vuoi.

Avete mai pensato alla libertà che il nostro passaporto ci permette di avere? Alla facilità di movimento, alle infinite possibilità di futuro? Di questo parla il romanzo di Zineb Mekouar, Il passaporto verde, edito da Nord.

Il passaporto verde

Le protagoniste de Il passaporto verde sono due ragazze, Kenza e Fatiha, nate e cresciute in Marocco. Kenza, nipote di uno degli uomini più potenti di Casablanca, ha perso i genitori da piccola ed è stata cresciuta dai nonni. Fatiha è la figlia della governante. Kenza frequenta la scuola francese, ha amicizie internazionali e sa che, se vorrò, potrà scegliere un’università all’estero. Fatiha invece fa i conti con una società arretrata, maschilista e patriarcale, dove il ceto di appartenenza limita fortemente la tua libertà di scelta.

Eppure questo futuro idilliaco che Kenza pensa di avere si interrompe di fronte al colore del suo passaporto. Infatti al termine dell’università, il visto da studentessa non le viene rinnovato e Kenza è costretta a rientrare in Marocco, lasciando a Parigi l’amore e una vita da donna emancipata. A Casablanca ritrova l’amica d’infanzia. Ormai, però, le due donne sono cresciute e fra di loro si è creata una certa distanza. Ma l’affetto che provano una per l’altra e pronto a riaccendersi.

Il passaporto verde

Il passaporto verde è una e tante storie allo stesso tempo. Racconta l’amicizia di due bambine, che va oltre gli stereotipi. Narra la forza di due donne, pronte a sfidare le convenzioni sociali. Infine, sullo sfondo, ritrae un Marocco pieno di contraddizioni, dove il sesso prematrimoniale è un reato, dove i giovani sognano l’Europa e l’America, dove modernità e tradizione si stanno scontrando oggi più che mai. Il passaporto verde non è un romanzo che rimane impresso per lo stile o la scrittura, ma per aver saputo metterci di fronte a un punto di vista diverso.

Image Source: Nord Edizioni – Shutterstock

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