L’estate 2025 segna un ritorno allo stile naturale, raffinato e rispettoso dell’ambiente come anticipato in questo articolo. Ulteriore riconferma ne è il pareo, che si conferma protagonista indiscusso del guardaroba da spiaggia sostenibile. Non più solo un accessorio funzionale, ma un vero e proprio simbolo di eleganza consapevole, declinato in versioni leggere, versatili e soprattutto sostenibili.
Per quanto riguarda il look, oltre al classico utilizzo (da indossare sui fianchi), i parei di nuova generazione si trasformano in abiti monospalla, top annodati, turbanti o gonne a portafoglio, rendendo questo capo unico e adatto sia alla spiaggia che all’aperitivo. Di sicuro il pareo è un capo all’insegna della versatilità e della consapevolezza ambientale. Come alternativa al pareo, pantaloni ampi, ideali per accompagnare ogni momento della giornata. Realizzati principalmente in lino, cotone o crochet, sono caratterizzati dalla leggerezza e copricostumi in materiali amici dell’ambiente.
Questi indumenti nascono da una selezione accurata di materiali eco-sostenibili, scelti per la loro leggerezza, la loro traspirabilità e il basso impatto sul pianeta. Tra i diversi materiali troviamo il cotone organico: coltivato senza pesticidi e in grado di garantire morbidezza e traspirabilità. Il lino biologico e la canapa: resistenti, freschi e naturalmente antibatterici; ideali per il caldo estivo. Viscosa sostenibile e Lyocell: derivati dalla cellulosa, hanno una texture setosa e un processo produttivo virtuoso. Tessuti deadstock: recuperati da rimanenze di collezioni passate, per un approccio zero waste. Spesso al centro delle nuove collezioni, inoltre, compaiono tinte naturali e finiture artigianali. Secondo alcune riviste di moda sostenibile, l’estate 2025 punterebbe su tessuti certificati e a filiera corta, preferibilmente tinti con pigmenti vegetali come bucce di cipolla, chicchi di caffè e foglie, che donano sfumature uniche e non replicabili.
Per quanto riguarda la palette cromatica dell’estate 2025, l’ispirazione arriva direttamente dalla natura, e tra i colori più in auge possiamo trovare: verde smeraldo, giallo senape, lavanda polveroso e corallo acceso. Colori che richiamano paesaggi mediterranei, tramonti infuocati e acque cristalline, ideali per accompagnare ogni tipo di bikini o costume intero. Tra i diversi marchi, sia italiani che internazionali, ad aver promosso il beachwear sostenibile, in grado di combinare etica, raffinatezza e rispetto dell’ambiente troviamo TG Botanical che propone parei in canapa e lino tinti naturalmente, con un design femminile che richiama l’estetica della terra e del corpo, Sumisurra, che offre capi appunto su misura, realizzati solo su ordinazione (per minimizzare gli sprechi); i suoi parei sono realizzati in tessuti eco-friendly e completamente personalizzabili. Edara, che recupera tessuti deadstock per creare parei originali. Bite studios, che abbina eleganza e trasparenze con parei in cotone bio e lyocell. Omnes, brand accessibile e consapevole invece, propone parei e copricostumi in viscosa ricavata da fonti sostenibili con stampe delicate e colori pastello. Questa nuova ondata di consapevolezza è in grado di ispirare e stimolare i designer che trovano nella sostenibilità una vera e propria musa. Un invito ad innovare senza sprecare, a creare senza danneggiare.
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