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Ma io quasi quasi: il romanzo rock di Bitossi

by Diletta Cecchin
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Un lungomare in cemento. Una poltrona classica, di quelle con le orecchie per appoggiare la testa e le frange nella parte bassa, che va a fuoco. Una copertina che non può passare inosservata. La poltrona brucia, come la vita di Riccardo, il protagonista di Ma io quasi quasi, romanzo d’esordio di Michele Bitossi, pubblicato da Accēnto edizioni.

Ma io quasi quasi

Prima di parlarvi del primo romanzo del musicista e songwriter Michele Bitossi, è indispensabile spendere due righe su Accēnto edizioni. Una piccola e indipendente casa editrice nata a Milano nel 2022, fondata da due celebri nomi: Alessandro Cattelan, che non ha bisogno di presentazioni, e Matteo B. Bianchi, di cui vi avevo già parlato in occasione dell’uscita del suo ultimo romanzo La vita di chi resta. La casa editrice si prefigge due obiettivi: porre l’accento sulle nuove voci della narrativa italiana e riscoprire vecchi volumi, ormai da tempo fuori da catalogo. Il primo obiettivo è stato sicuramente centrato con Ma io quasi quasi.

Ma io quasi quasi racconta la comune vita di un padre separato. Riccardo sta vivendo in funzione di un verdetto, che probabilmente sarà pronunciato il prossimo venerdì dalla dottoressa Fontaneto, incaricata di stabilire se potrà continuare a vedere la figlia o meno. Nell’attesa intrattiene piccanti conversazioni telefoniche con la compagna, intervallate dal tentativo di dimostrarle che ha smesso di drogarsi. Cerca inviano di ricominciare a fumare, perché almeno un vizio nella vita… Si preoccupa degli amici, frequenta palestre e piscine, insomma in poche parole, vive.

Ma io quasi quasi

Bitossi ha tentato di costruire un personaggio unico, esilarante, sopra le righe, a volte fin troppo sboccato. Ma io quasi quasi ha un ritmo frenetico, sincopato, una scrittura che chiede in prestito molto, forse anche troppo, dal parlato. Non possiamo che provare simpatia ed empatia per il suo personaggio, Riccardo De Vita. Ci immaginiamo l’appartamento che abita, i vicoli di Genova in cui cammina, i personaggi che incontra. Ma io quasi quasi racconta la miseria quotidiana, senza orpelli e senza fronzoli. Trasgredisce le regole dello stile e della scrittura, per questo può sfidare o disturbare il lettore. Resta sicuramente qualcosa di innovativo nel panorama editoriale italiano.

Image Source: Michele Bitossi

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