La vita è qualcosa di potente e impercettibile, come il battito d’ali di un colibrì. E proprio un colibrì è raffigurato sulla copertina del nuovo romanzo di Francesco Caringella, intitolato L’attesa dell’alba e pubblicato da Mondadori. Commissario di polizia, magistrato penale a Milano, presidente della quinta sezione del Consiglio di Stato, Caringella in questo libro si occupa di vita e di morte, trattando il tema dell’eutanasia e del suicidio assistito. L’attesa dell’alba è un’opera di fantasia, che poggia però le fondamenta su pensieri, ragionamenti, principi filosofici e giuridici molto saldi. A metà strada tra il romanzo e il saggio, è una lettura che va affrontata con la giusta predisposizione d’animo e di mente, che chiede molto al lettore, spronato a seguire i ragionamenti di un uomo cresciuto a pane e diritto.

Il protagonista è Filippo Santini, un avvocato di lungo corso, che vive da anni le aule dei tribunali. Penalista nonostante il volere del padre, che lo avrebbe preferito magistrato, Santini ha una fiducia cieca nel diritto di ogni cittadino a ricevere una difesa giusta e professionale. Non si chiede mai se i propri assistiti siano innocenti o colpevoli, è importante solo la loro storia, unica e irripetibile. Nonostante gli anni d’esperienza, Santini si trova spiazzato quando nel suo ufficio compare Sandra. Donna bellissima e fragile, Sandra sta vivendo una tragedia lunga ormai cinque anni. Tutto è iniziato quando il marito Alberto è stato travolto da un pirata della strada. L’incidente lo ha reso totalmente paralizzato, costretto a letto e dipendente in tutto dagli altri. Alberto ha deciso che la sua esistenza non è più vita e chiede di essere aiutato a morire. La moglie Sandra a sua volta si rivolge all’avvocato Santini, consapevole che, in Italia dovranno combattere con le unghie e con i denti per vedere riconosciuto ad Alberto il diritto a una morte dignitosa.

L’attesa dell’alba mette per iscritto una di tante storie: Eluana Englaro, Piergiorgio Welby, Fabiano Antoniani (Dj Fabo), e molti altri. Per tutto il libro, Caringella intesse un duro ed estenuante confronto tra Giustizia e Legge. Le domande sono tantissime, le risposte, soprattutto quelle del legislatore, poche e insufficienti. L’attesa dell’alba non è un libro facile, spesso il patos è interrotto da lunghe riflessioni di filosofia e storia del diritto. Eppure, credo che in questo momento storico, sia un libro necessario.
Image Source: Mondadori
