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L’altra casa di Simona Vinci: l’anima delle cose

by Diletta Cecchin
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Le case abbandonate fanno sempre paura. Portano ancora l’impronta calda di coloro che le hanno abitate. Sembra che gli edifici, le case, provino rabbia per gli abbandoni. Gemono sbattono, scricchiolano, cercano di assestarsi e non trovano pace. Si aggrappano alla presenza di chiunque – traslocatori, imbianchini, fattorini, passanti, curiosi – pur di non rimanere soli.

Avete mai pensato all’anima della casa che abitate? A meno che voi viviate in un edificio nuovo, i cui pavimenti sono stati calpestati per la prima volta dai vostri piedi, avete mai trovato traccia di chi vi ha preceduto? Il nuovo romanzo di Simona Vinci, intitolato L’altra casa e pubblicato da Einaudi, narra la storia di una casa/varco, una casa che permette di entrare in contatto con il passato. In un articolo scritto per il Tuttolibri de La Stampa, Simona Vinci spiega come le case l’hanno sempre affascinata. Da anni aveva in testa una storia che ruotava intorno a un’abitazione. Complice il lockdown, che ha trasformato le case da luoghi accoglienti a prigioni involontarie, questa storia ha preso forma. E così è nato L’altra casa, un romanzo che racconta una duplice vicenda. La prima ancorata nel presente, la seconda che si affaccia dal passato.

L'altra casa

Maura è una cantante lirica. Il canto per lei è stato una vocazione, un altare a cui ha sacrificato tutto il resto. Purtroppo però, a causa di un’operazione alla tiroide, sa che non canterà più come prima. Insieme a Fred, il suo agente e amante, decide di trascorre il periodo di convalescenza in una villa alle porte di Bologna. Qui, oltre a dedicarsi alla sua salute, organizzerà una stagione musicale dedicata a Giuseppina Pasqua, cantante lirica musa di Verdi, a cui la casa è appartenuta. Maura però in casa non è sola. Mezza carceriera, mezza badante, Ursula è una donna fredda. Scelta da Fred, il suo compito è accudire Maura, prepararle i pasti stando attenta alla sua dieta, e aiutarla ad organizzare l’evento musicale. Ursula è nata in Russia, abile pianista, purtroppo non è riuscita a diventare famosa a causa della sua infanzia e adolescenza in un orfanotrofio. A loro volta, però, Maura e Ursula non sono le uniche abitanti della casa. Dai muri si affacciano presenze, che hanno vissuto nella villa in epoche passate e che trascineranno le donne in una spirale allucinogena.

L'altra casa

L’altra casa è un romanzo gotico, in cui Simona Vinci è riuscita ad esprimere la sua vera anima dark. Né Maura, né Ursula sono i personaggi principali di questa storia, che ruota tutta intorno alla villa, unica protagonista del romanzo. I lettori fedeli di Simona Vinci, coloro che per esempio hanno letto Dei bambini non si sa niente, La prima verità o Stanza 411 purtroppo rimarranno delusi. In questo nuovo libro manca l’asprezza e la crudele veridicità dei romanzi precedenti, che spesso prendevano spunto da fatti di cronaca. Resta la nota che Vinci è un’abile penna, in grado di rendere interessanti anche le più grandi stranezze.

Image Source: Unsplash – Einaudi

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