Il giardiniere e la morte: niente di grave - The Fashion Attitude
Home » Il giardiniere e la morte: niente di grave

Il giardiniere e la morte: niente di grave

by Diletta Cecchin
16 views

Mio padre era giardiniere. Ora è giardino.

Così prende avvio il nuovo romanzo di Georgi Gospodinov, Il giardiniere e la morte, pubblicato in Italia dall’eccellente casa editrice Voland, grazie alla traduzione di Giuseppe Dell’Agata. Una frase lapidaria, che colpisce per poesia e mistero. Georgi Gospodinov è uno scrittore e poeta bulgaro, molto acclamato in patria e purtroppo poco conosciuto nel nostro paese. La sua scrittura è ricca, piena di immagini e di metafore, poetica anche nella prosa, come si può intuire fin dall’incipit. Ho scoperto Gospodinov proprio grazie a queste sette parole. Mi trovavo al Salone del Libro di Torino, giravo fra vari stand e ad un certo punto al microfono ho sentito la presentatrice di Gospodinov che la pronunciava. “Mio padre era giardiniere. Ora è giardino”. Mi sono girata, come in un colpo di fulmine, e mi sono fermata ad assistere alla presentazione de Il giardiniere e la morte, scoprendo così un libro, e in generale un autore, che mai più dimenticherò.

Il giardiniere e la morte

È difficile incasellare questo libro in un genere. Potrebbe trovarsi all’incrocio tra il romanzo e il memoir. Si tratta di un lungo saluto che lo scrittore e poeta bulgaro rivolge al padre, recentemente scomparso a causa di un tumore. L’addio diventa quindi occasione per ragionare sui nostri padri, su cosa ci rende le persone che siamo, sulle radici, l’infanzia. Gospodinov ricorda il padre lavorare il giardino e questa immagine favorisce la magnifica metafora su cui si regge tutto il libro. Come in una sorta di carrellata cinematografica poi lo sguardo si allarga dal piccolo appezzamento di terra di fronte a casa, ai vicini, ai conoscenti, fino a tutta la nazione. Conosciamo così una Bulgaria povera, umile e molto dignitosa.

Il giardiniere e la morte

Quando consiglio o parlo de Il giardiniere e la morte è indispensabile fare un grandissimo trigger warning, un avviso al lettore che si accosta a questo libro. Gospodinov parla di morte, senza scrivere un libro sulla morte. Affronta un tema per sua natura difficilissimo, respingente, spaventoso. Eppure riesce a farlo con grandissima poesia, scrivendo un romanzo pieno di malinconia, ma non triste. Lui stesso nel primo capitolo afferma: 

Vorrei che in queste pagine ci sia luce, una luce pomeridiana e morbida. Questo non è un libro sulla morte, ma sulla malinconia per la vita che se ne va.

Fatevi un immenso regalo, leggete Georgi Gospodinov, nulla sarà più come prima.

Image Source: Voland – Rai cultura

You may also like

Leave a Comment