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Educazione sessuale a scuola, questa sconosciuta!

by Paola Ferrario
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Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso nessuno è disposto a dirvelo, se siete studenti di una qualunque scuola italiana. Già, perché l’educazione sessuale in Italia non è mai stata materia di studio. Ci sono più documenti, online e non, come il Policies for Sexuality Education in The European Union, pubblicato nel 20213 dall’International Technical Guidance on Sexuality Education delle Nazioni Unite, che hanno stilato delle linee guida per le scuole: oltre all’anatomia e alla fisiologia coi ragazzi bisogna parlare di educazione all’effettività, alle relazioni e alle differenze di genere. Un approccio positivo al sesso, che tenga conto degli aspetti cognitivi, emotivi, sociali, relazionali e fisici della sessualità. Documenti tranquillamente ignorati dal nostro Paese e da una manciata di altri Stati. Da noi, l’educazione sessuale a scuola è lasciata alla creatività e alla buona volontà dei singoli istituti. Nessuna regola, largo campo all’immaginazione. Non si tratta solo di insegnare chi fa cosa e come, di scongiurare gravidanze o malattie sessuali, il punto è il rispetto dentro una relazione. Ma il sesso per noi resta un tabù, molti pensano che sia la famiglia il luogo migliore per affrontare l’argomento (sfido molti di voi ad alzare la mano se l’avete fatto), e molti altri sono andati a catechismo e hanno imparato che queste cose non si fanno. Punto. 

Una mano dall’esterno

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Ad ogni caso di cronaca di violenze o revenge porn, di bullismo verso quel che pochi si ostinano a chiamare ancora “diverso” (omosessualità in primis) parte un ritornello sempre più patetico: queste cose bisogna insegnarle a scuola. E allora come si fa? In Rete sono nati siti, gestiti da professionisti, che tendono la mano. Tra questi sexpassedu.it, fondato da due giornaliste, Valeria Covini e Simonetta Basso, e una ginecologa, Stefania Piloni, che opera nel milanese. Oppure il portale cosicomeviene.it dove una serie di professionisti, in una sezione dedicata ai più giovani, offre spunti e consulenza ai ragazzi in difficoltà. 

Carta bianca al Porno?

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E il porno, passaggio obbligato per molti, in mancanza di meglio, è un pò la croce e delizia di tutti. Secondo le professioniste di Sexpassedu.it il porno rischia di dare un’idea del tutto distorta della sessualità: si passa al sodo in una manciata di minuti, il sesso è violento se non estremo, e questa violenza viene agita quasi sempre sulla donna, che mostra di gradire. Le performance sono interminabili e i corpi perfetti e questo crea senso di inadeguatezza. Non lo dicono solo loro ovviamente. Negli Stati Uniti sono stati avviati corsi per decriptare i messaggi mistificanti del porno. Secondo l’ostetrica e instagrammers (193mila followers) Violeta Benini, affidarsi ai porno per la vita sessuale e come costruire una vita sentimentale fidandosi di un film Disney, dove tutti sono sempre felici e contenti. 

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In attesa di raggiungere vette al momento proibite come quelle di molti Paesi europei in cui l’educazione sessuale a scuola ha dato risultati notevoli (riuscendo a posticipare il momento della vita sessuale attiva ad esempio), c’è Sex Education, serie Netflix che in chiave comedy racconta l’approccio al sesso e all’effettività di un gruppo di ragazzi. Un compendio di temi magnificamente raccontati e che potrebbero essere temi di spunto su cui conversare con i nostri ragazzi.

Image Source: Netflix – sexpassedu.it – Shutterstock

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