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Ballerine: un classico tornato di moda!

by Paola Ferrario
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L’immaginario collettivo ha sempre visto la donna indossare scarpe eleganti con tacchi alti quali indice di sensualità e femminilità, dimenticando che la qualità del portamento non dipende esclusivamente dal tipo di calzatura quanto piuttosto dal modo in cui la si sa valorizzare con la propria personalità. In effetti, la bellezza di un paio di scarpe basse non va minimizzata in termini di comodità e semplicità, poiché anche la storia cinematografica è piena di esempi che confermano quanto un paio di ballerine riescano ad esaltare la femminilità di una donna. 

Le origini delle ballerine

 

Ballerine

Negli anni le hanno indossate le donne più belle: da Jacqueline Kennedy a Audrey Hepburn, fino alla carismatica Brigitte Bardot. A tutte loro si deve la diffusione di questo modello negli ani ’50, ma l’origine di questa scarpa arriva da molto più lontano. Pensate che prima del 1500 questo tipo di calzature erano maschili. Avete capito bene, erano gli uomini ad indossarle perché erano tanto comode e ideali per le decorazioni fastose che si addicevano agli uomini di corte. Nel Medioevo anche le donne iniziarono ad usarle. Però bisognava fare attenzione alla lunghezza che determinava lo status di chi le indossava. La gente comune aveva l’ordine di indossare calzature la cui lunghezza non superasse i 15,2 cm; ad un cavaliere era permesso indossare una ballerina fino a 45,7 cm di lunghezza mentre un barone avrebbe potuto ostentare il suo prestigio in scarpe di 61 cm di lunghezza. Nel 1533 accadde che la piccola Caterina De’ Medici chiese al suo calzolaio che le sue basse scarpe da sposa fossero rialzate. La giovanissima donna doveva sposarsi con il Duca d’Orléans. Da allora la scarpa bassa venne abbandonata per lasciare spazio a tacchi e stiletti per donne ma anche per uomini.
Le ballerine tornarono in voga dopo la Rivoluzione Francese, quando il tacco, tipico dell’aristocrazia cominciò ad essere considerato volgare ed ostentativo. Si usarono per tutto il 1800.

La rivoluzione di Madame Repetto

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Il primo calzolaio a introdurre nel mercato le ballerine fu un russo: Jacob Bloch, che agli inizi degli anni Trenta, dopo essersi trasferito in Australia e poi a Londra, cominciò a realizzare scarpa da danza su commissione. Ma la vera rivoluzione arriva da una donna di origini italiane, Rose Repetto, che con la sua azienda produceva proprio scarpe da ballo. Il figlio di Madame Repetto era un ballerino e tutti sappiamo quanto il cuore di mamma sia sensibile alle richieste di un figlio. Roland Petite, era un ballerino di danza classica e coreografo, che a sua madre chiese delle scarpe più comode e adatte alle esigenze dei danzatori: la nuova scarpa da ballo doveva avere la suola piatta, con rinforzi, in modo che potesse essere resistente ma, al tempo stesso, scollata sul collo del piede, in modo da essere flessibile e lasciare la piena libertà di movimento ai ballerini. Fu così che sua madre realizzò per lui le prime ballerine, di cui ben presto si innamoreranno danzatori e danzatrici di tutto il mondo; era il 1947.

La ballerina e le star del cinema  

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Spesso si diventa famosi per puro caso ma, ancora più spesso, il successo è più che meritato. Succede che un’attrice conosciuta e influente del periodo aveva un passato da ballerina e, proprio durante le sue evoluzioni artistiche, aveva sperimentato la comodità delle nuove scarpe da ballo. Parliamo di Brigitte Bardot, che si rivolse a Madame Repetto per realizzare una scarpa appositamente per lei, la Cendrillon, da indossare sia durante il film E Dio creò la donna del 1956, sia nel tempo libero. Da questo momento in poi la ballerina viene proiettata nell’Olimpo delle calzature. Dopo Brigitte Bardot, le indosserà anche Audrey Hepburn nel film Cenerentola a Parigi rendendole negli anni uno dei simboli del suo stile, insieme al tubino nero, i pantaloni Capri e gli occhialoni “occhi da gatto”. L’attrice scelse la ballerina brevettata da Ferragamo e realizzata appositamente per lei in camoscio e con la punta arrotondata. Lo stilista ideò la suola a conchiglia nel 1958, il cui impiego si ritrova poi in una serie fortunata di modelli, ballerine, stivaletti, décolleté, persino scarpe da danza classica.  Da questo momento in poi, ogni ragazza vorrà un paio di ballerine ai suoi piedi. A spingerle verso il successo ci sono molteplici fattori: l’assoluta comodità, l’eleganza raffinata, la versatilità che permette di abbinarle praticamente con tutto, la semplicità delle linee e delle forme.

Le ballerine oggi: come sceglierle e abbinarle 

Tra le versioni must have del momento ci sono loro, le ballerine accollate, vero passe-partout per i nostri outfit giornalieri. Mixatele con un paio di jeans a vita alta, una maglia a righe navy style e un bel blazer di pelle e otterrete la vostra divisa glamour per tutti i giorni, pratica e al tempo stesso cool!

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Altra variante da tenere d’occhio è quella con il cinturino, capace di donare un tocco ancor più elegante e femminile. Noi che adoriamo i contrasti le vediamo benissimo con un completo sartoriale, composto da blazer e pantaloni con le pinces e una camicia azzurra. Provare per credere!

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Infine, come immagino sappiate, le ballerine e i leggings vanno a nozze! Se però temete che il risultato sia un po’ povero, basterà avere l’accortezza di invertire la rotta e mixarli con due dei capi più chic del guardaroba, come la camicia bianca con romantiche ruches e l’intramontabile trench beige. Il risultato sarà davvero raffinatissimo!

Image Source: Getty Images – APCOM – RSI

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1 comment

Antonymous 31 Maggio 2021 - 1:35

A volte in effetti si vede meno in giro, ma come ogni classico non è mai scomparsa del tutto. Forse ultimamente è abbinata meno alla gonna o agli abiti, preferendo i pantaloni, ma dipende, forse è un impressione.
Tendo a preferirla nel modello snello è abbastanza scollato ai lati, a punta o arrotondata.

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